Tutti a casa di Papà Mayo

Da quasi un anno ormai, Bruno-mein-Schatz ha una famiglia immaginaria. O meglio, ha una vita parallela, a casa di Papà Mayo.

A casa di papà Mayo (e mamma Pela, che vive più nell’ombra) ci sono anche i suoi due fratelli Brontolo e Gongolo (perfetti avatar dei suoi fratelli reali), un gatto che si chiama Peperoncino e un cane elettrico che si chiama Niente. 

Ma l’eroe assoluto è lui, l’inarrivabile Papà Mayo di cui possiamo elencare le seguenti, fra le mille prodezze:

– Papà Mayo (che è nato in Africa) ha ucciso molti leoni e vinto molte medaglie.

– Sa sollevare chiese di cento chili.

– Guida una moto velocissima che si chiama Fellali.

– Una volta ha sventato un furto di bambini inseguendo con la sua Fellali l’nfame ladro (di bambini). Bruno era a bordo della Fellali e ha visto tutto.

– A casa della mamma di papà Mayo (- tua nonna? – no, non è mia nonna, è la mamma di papà Mayo) si può sciare tutto il pomeriggio.

– Papà Mayo ha inventato l’uovo.

A casa di Papà Mayo, Bruno beve il vino e il caffè bianco e mangia l’aglio, il sedano, i cachi.

Papà Mayo vive metà anno all’aeroporto di Fiumicino e metà anno in Alto Adige dove lavora in un cantiere (per andare al lavoro guida il trattore, non la Fellali che lascia presumibilmente parcheggiata a Fiumicino).

Purtroppo nessuno di noi ci può venire, a casa di papà Mayo. Purtroppo.

 

Poco prima di Natale, la maestra della materna mi ha presa da parte:

– Signora mi perdoni, devo farle una domanda un po’ personale.

– Prego, mi dica, dico io in preda al terrore.

– Il suo bambino ha…due papà?

– Euuuh… no, uno solo, dico io dopo un breve ripasso mentale.

– Bruno dice che a lezione di nuoto ci va con Papà Mario.

– Ah! no. E’ il suo papà immaginario.

– ??

– Si sì lui ha una famiglia immaginaria…

– Sicuro? No perché sa…

– Sì sì sicuro, dico io rendendomi conto che a me viene da ridere ma alla maestra no. Tra l’altro Bruno non va a lezione di nuoto, aggiungo come ulteriore prova di innocenza.

– …di solito le situazioni un po’ anomale vanno affrontate in sede di colloquio…

– Sicuro sicuro, ribadisco. Però non si chiama Mario. Si chiama Mayo….E sa fare un sacco di cose! aggiungo gioviale, mentre la maestra mi saluta seria, sospettosa più che mai.

Se sapesse che papà Mayo ha recentemente rivelato a Bruno che Babbo Natale non esiste…

Tutti a casa di Papà Mayoultima modifica: 2012-01-13T18:56:00+01:00da lamildred
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